Perché si fa sesso?
La risposta a questa domanda dipende da chi risponde e dal contesto.
Un qualsiasi animale direbbe faccio sesso per riprodurmi. Ma nel caso di un essere umano, ci sono parecchie distinzioni: non sempre si fa sesso per riprodursi, anzi quasi mai.
Si fa sesso perché è piacevole, magari anche divertente, e perché rende – anche se momentaneamente – soddisfatti. Un aspetto legato al sesso è l’innamoramento e se le due cose sono associate, non credo ci possa essere di meglio.
I motivi, quindi, per cui si fa sesso sono molteplici e prendono in considerazione tanti aspetti.

Anche i batteri che normalmente si riproducono per semplice duplicazione cellulare (la mitosi), ogni tanto si scambiano materiale genetico. Ed è questa la più semplice definizione di sesso che si possa immaginare. Un’azione apparentemente innocua ma che può portare questi batteri “sessuati” alla resistenza agli antibiotici e seminare malattie e morte agli essere umani in cui si riproducono, anche, in modo asessuato!
Secondo la biologia evoluzionistica gli animali vivono per riprodursi ma in questo modo si perde di vista un aspetto importante. La vita, infatti, è vivere o riprodursi?
Le istruzioni per costruire un sistema (i geni) sono più importanti del sistema stesso (gli organismi)? L’unico scopo degli organismi è assicurarsi che i geni siano conservati e trasmessi ulteriormente?
A questo punto conviene riflettere su cosa gli organismi fanno veramente nella vita. Tra le attività svolte ci sono reperire il cibo, digerire, respirare, far circolare il sangue, espellere le scorie, scappare da un predatore e, se tutte queste cose sono fatte abbastanza bene, allora anche accoppiarsi per riprodursi. Di tutte le azioni elencate, solo l’ultima (il sesso e la riproduzione) non è essenziale per la sopravvivenza dell’organismo. Insomma, non si può fare sesso senza vivere, tuttavia si può vivere senza fare sesso. O parafrasando: il sesso e la riproduzione sono le uniche azioni non necessarie per la sopravvivenza.
Nella vita di ogni organismo c’è, quindi, un aspetto economico e un aspetto riproduttivo. Un abisso separa le facce della stessa medaglia, cioè la vita. Da un lato il vivere per procurarsi l’energia e utilizzarla internamente, dall’altro il procreare. Questi due aspetti si influenzano a vicenda. Il corpo è la macchina energetica e funzionale senza la quale non c’è vita, ma soltanto i gameti (e quindi il loro incontro ) possono dare origine a un nuovo corpo.
La vita esiste sul pianeta Terra da oltre 3,5 miliardi di anni e senza la riproduzione, visto che i corpi sono mortali, la vita non avrebbe potuto durare così a lungo.
Sui tempi brevi, il lasso di tempo della vita di un singolo organismo, l’aspetto economico – la sopravvivenza – è sicuramente più importante; se si allarga – invece – il punto di vista temporale la riproduzione risulta essere essenziale, senza di essa, infatti, non esisterebbe la vita.

Quindi quale è lo scopo della vita? Sembrerebbe, quindi, che non ci sia alcun scopo o per dirla con altre parole, non esiste un solo scopo. Gli organismi semplicemente esistono, utilizzano l’energia e, di tanto, fanno figli. E fanno figli e quindi fanno sesso se hanno un successo economico. Cioè la competizione per il cibo e gli altri aspetti della sopravvivenza hanno come effetto collaterale il successo e l’insuccesso riproduttivo. Chi rende meglio nell’aspetto economico della vita tende – di conseguenza – a generare un numero relativamente più alto di figli.
Ma la vita di un singolo individuo non è legata all’evoluzione, ma è strettamente connessa al flusso di energia all’interno di un ecosistema. Quindi la vita di una gazzella, che non ha fatto sesso e non si è riprodotta ma è stata predata da un leone, non è meno importante – soprattutto dal punto di vista del leone – di un’altra gazzella che invece si è riprodotta. In quest’ottica l’evoluzione è semplicemente una ricaduta, la registrazione di ciò che funziona meglio. Quindi tornando allo scopo: la vita è la vivere.
Per concludere, perché allora esiste il sesso? Il sesso crea un gruppo di individui inter-fecondi (la specie) che si scambiano informazioni genetiche e – nel complesso – permettono un maggior adattamento all’ambiente e, quindi, favoriscono il successo economico. Correre continuamente pur restando sempre fermi. Il motto della Regina Rossa e ad Alice non resta altro che adeguarsi se non vuole perdere nel gioco della vita.

Rimane solo una domanda irrisolta. Perché nell’Homo sapiens il sesso è spesso slegato dalla riproduzione?